In questo articolo cercheremo di fare il punto della situazione attuale delle ricerche, comunque in continua evoluzione, che si sono svolte negli ultimi anni sull’argomento e sui luoghi dei Claustra Alpium Iuliarum, barriere di difesa tardoromane che ostruivano la porta di accesso orientale all’Italia antica, situate a tratti discontinui, e a volte molteplici, tra Fiume ovvero l’antica Tarsatica e l’alta Valle dell’Isonzo. In anni recenti scavi archeologici sono stati effettuati nei principia di Tarsatica, nel fortino di Solin vicino a Kostrena, presso le barriere di Jelenje, Studena e Prezid / Babno polje, nonché nel fortino di Pasjak per la parte croata, mentre in Slovenia saggi di scavo e indagini geofisiche sono di recente stati effettuati presso le barriere di Benete, Novi pot, Gradišče pri Robu, Ajdovski zid, ma anche nelle fortezze di Nauportus a Vrhnika e Castra ad Ajdovščina. Molto preziose sono inoltre risultate le analisi dei dati LiDAR, grazie ai quali è stato possibile riconoscere tratti aggiuntivi per alcune barriere già note, nonché segnalare potenziali nuove barriere sia in Slovenia che in Croazia.