Nelle aree rurali dell’Italia distanti dai centri di servizio - o aree «interne» – la sottoutilizzazione del potenziale di sviluppo è forte e le disuguaglianze sono sistematiche, soprattutto nell’accesso e nella qualità dei servizi fondamentali: questi fattori sono all’origine dell’abbandono di questi territori da parte dei cittadini e di un crescente risentimento verso le élite urbane. Al tempo stesso, queste aree, grazie alla «diversità» naturale e culturale, presentano un vantaggio comparato nel cogliere le opportunità del nuovo paradigma di sviluppo sostenibile: da questo vantaggio discendono segnali diffusi di vivacità innovativa e di afflusso e rientro di giovani in questi territori. Per risolvere in positivo questo paradosso è necessaria una politica per le aree interne che, superando gli errori del passato, favorisca gli innovatori e risponda alla specifica domanda di servizi di questi territori. Per una volta, questa politica esiste: è la Strategia nazionale per le aree interne (Snai). Si tratta di metterla al centro del confronto culturale e politico. E’ questo lo scopo di queste pagine.
