Conosco Nino quando ha 14 mesi, inviato dai colleghi della neonatologia perché cresce poco. Lui è nato prematuro (31+6 SG) ma con lunghezza, peso e circonferenza cranica adeguati. Alla prima visita endocrinologica è molto piccolo (lunghezza 69.5 cm, cioè -3.26 deviazioni standard sotto la media). Il suo bersaglio genetico non è alto (165.3 cm, pari a -1.81 DS, 3° ct), ma tutta la famiglia materna (di origine sarda) viene riferita come “piccolina”: la mamma è 154 cm (-1.47 DS), il nonno materno viene riferito come più basso di lei. Fa esami ematici per scarsa crescita, incluso test da stimolo con arginina per ormone della crescita, e tutto risulta normale. Nel sospetto di una bassa statura genetetica (autosomica dominante), viene richiesta una consulenza genetica che invia SNParray (negativi), poi pannello per geni del panipopituitarismo (negativo) e MPLA per SHOX (negativo). A 5 anni e mezzo, siccome la crescita va sempre peggio, viene richiesta autorizzazione alla commissione regionale per l’utilizzo dell’ormone della crescita pur in presenza di test da stimolo normali. Nel frattempo il volto diventa sempre più peculiare: forma triangolare, epicanto bilaterale, radice nasale ampia, solco alla columella, punta nasale ampia, narici anteverse, filtro ben disegnato, bocca ampia, incisivi ampi, con plica ai capezzoli, lieve lassità articolare, soprattutto agli arti superiori. Si richiede pertanto una rivalutazione ai genetisti che decidono di avviare esoma clinico con riscontro di mutazione nel gene IHH... ereditata dal papà!
In realtà il papà non era stato mai preso in considerazione, visto che Nino veniva sempre in visita con la mamma e che si insisteva molto sulla bassa statura nella famiglia materna. Quando il papà viene finalmente in visita, si vede che in realtà è lui ad avere una statura al limite delle -2 DS (164.6 cm, -1.92 DS) con una netta sproporzione tronco/arti, mani tozze con dita corte. Anche il nonno paterno in realtà ha una bassa statura! Con l’ormone della crescita Nino cresce molto bene e passa dalle -3.18 DS alle -1.59 DS (3-10°ct) a circa 10 anni, con un’età ossea ancora di 8 anni e un’ottima prognosi staturale, così come noto nei casi di bassa statura dovuti a mutazioni del gene IHH. Il gene IHH codifica per un fattore paracrino della cartilagine di accrescimento e, in forma dominante, è responsabile dell’1.6% delle basse stature “idiopatiche” con statura che varia tra le -4.4 e le -0.8 DS, e con buona risposta alla terapia con ormone della crescita (+0.6 DS in 1 anno di trattamento).