La forza di una lingua si misura anche dal suo impiego nei panorami linguistici glocal , nell’essere una lingua non imposta ma scelta per la sua carica culturale. In questo contributo la disseminazione delle unità lessicali italiane (cfr. ad es. fresh pasta, pasta al dente, cornetto e cappuccino, pizzaioli) nel settore della lingua angloamericana del cibo è determinata dalla loro capacità di veicolare valori positivi della identità italiana e del Made in Italy. L’Italian food e i relativi tipi terminologici che si diffondo nei linguistic landscape (anche virtuali) angloamericani sollecitano riflessioni sia dal punto di vista delle tipologie dell’interlinguistica ( sono documentati prestiti, calchi, calchi parziali, falsi italianismi) sia in quanto prova concreta della presenza di comunità di Italici ( secondo la terminologia di Bassetti) e della vitalità della lingua italiana nel mondo legata a settori che evocano valori culturali e di buon gusto propri della cultura italiana