Nel saggio "Dvadeset pet godina poslije" (Venticinque anni dopo), l'autrice descrive il nuovo processo traduttivo alla luce della propria traduzione fatta molto tempo indietro. E' interessante rilevare che l'esito della "nuova lettura" risulta completamente discorde e migliore di quanto fosse possibile aspettarsi. La nuova lettura ha concesso la correzione di qualche vecchio errore rinvenuto, ma ha anche confermato che le strategie e i metodi applicati venticinque anni prima funzionano ancora. Il ritmo narrativo di Magris si "sente" molto bene.