Il testo riguarda i rapporti di Federico Fellini con i propri sogni, che egli affermava
di «tradurre» nelle immagini dei suoi film. Ci si sofferma in particolare sui
sogni riguardanti il mare, accennando alle relazioni con l’inconscio e all’amicizia
che legò Fellini e lo psicanalista junghiano Ernst Bernhard. Vengono infine
elencate le sequenze più significative della filmografia felliniana in cui appare il
mare: dai Vitelloni, ambientato nella città natale del regista, Rimini, alla “Strada”,
dalla Dolce vita al Casanova, film nei quali la funzione del mare si fa via via più
simbolica. Per arrivare alla famosa sequenza del transatlantico Rex in Amarcord e
a un film interamente ambientato nell’oceano come E la nave va.