Le interpretazioni più diffuse tra gli analisti dell’Asia meridionale sulle motivazioni della politica nucleare pachistana tendono a fare principalmente riferimento ai condizionamenti derivanti dalla politica indiana. Tale interpretazione si basa soprattutto sullo squilibrio esistente tra l’India e il Pakistan all’epoca della spartizione del subcontinente nel 1947 e alla conseguente esigenza da parte pachistana di ottenere una condizione di “minima deterrenza” nei confronti dell’India. Pur non negando la rilevanzadelle scelte indiane in campo nucleare, né che le politiche pachistane abbiano avuto sin dalle origini un carattere “indo-centrico”, il presente saggio vuole sottolineare come il programma nucleare di Islamabad debba essere posto in un contesto più ampio, che includa, oltre ai rapporti India-Pakistan, i fattori della politica interna – in particolare le relazioni tra potere civile e militare – e le aspirazioni del Pakistan nel blocco dei paesi musulmani.