In questa memoria si prende in esame il problema della manovrabilità delle imbarcazioni multiscafo. A tal fine, si estendono le equazioni che descrivono la meccanica del moto evolutivo in modo da tener conto della presenza di due scafi con relative eliche e timoni. Si procede poi alla misura, nella Vasca dell’Università di Trieste, delle forze X, Y e del momento N generati dal moto di avanzo in deriva di un catamarano costituito da una coppia di carene Wiglwy con possibilità di variare l’interasse. L’analisi dei dat permette di ricavare informazioni su alcune derivative idrodinamiche lineari e non lineari e sugli effetti di interferenza tra gli scafi. In particolare, si è trovato che , nell’intervallo considerato per l’angolo di scarroccio beta, la funzione N(beta) può essere convenientemente rappresentata da un modello lineare, mentre per la Y(beta) occorre considerare anche la derivativa quadratica.
