I processi internazionali di ancoraggio alla democrazia sono: emulazione inerziale, controllo militare, condizionalità politica, incentivi a paesi che democratizzano (pressione diplomatica, aumento di aiuti economici, assistenza democratica). La seconda fase di allargamento all’est dell’UE è stato condizionato (in Serbia, Bosnia e Croazia) alla consegna di criminali di guerra al TPI: con la “condizionalità giudiziaria”. La Croazia si è conformata alle richieste dell’Ue e sta per entrare nell’UE. La condizionalità politica attraverso il taglio degli aiuti economici è stata applicata solo alla autoritaria Bielorussia; un calo più ridotto ha riguardato l'illiberale Russia. L’UE ha aumentato gli aiuti agli stati in via “discontinua” di democratizzazione: Georgia, Ucraina, Croazia e Serbia. L’assistenza democratica è stata troppo ridotta per aver un impatto politico. Ci sono state pressioni diplomatiche esterne in Georgia ed Ucraina; sono stati più rilevanti i fattori istituzionali interni.