Il saggio offre un'analisi della trasposizione letteraria del romanzo di Goethe "I dolori del giovane Werther", realizzata da Max Ophüls nel 1938, durante il suo esilio francese. Nel saggio sono esaminati innanzitutto le modifiche che Ophüls e i suoi collaboratori hanno operato rispetto all'originale goethiano, che risulta trasformato anche per offrire un'occasione di comprensione culturale reciproca tra Germania e Francia in un momento di forti tensioni antecedenti allo scoppio della Seconda guerra mondiale. Inoltre, sono trattati brevemente anche gli aspetti del film che lo rendono un'opera simbolo dell'esilio tedesco dal Nazionalsocialismo