L'Autore, dopo aver analizzato le criticità della categoria dottrinale dell'inutilizzabilità "derivata" e aver tentato di dimostrarne l'inefficienza pratica, suggerisce un modello alternativo alla propagazione del vizio, che possa raggiungere risultati simili a quelli dell'istutituto in questione, pur senza incontrare gli stessi difetti.