Un documento patrimoniale di un fratello della beata Elena Valentinis da Udine, ex soldato e ormai votato a una professione eremitica, svela alcune possibili reti di rapporti religiosi interne alla società udinese del Quattrocento, nella quale di particolare fortuna e considerazione sembrano godere le suggestioni del modello eremitico. Si apre così uno squarcio inatteso sulla vita religiosa della città.