Nell’Unione europea il concetto di democrazia ambientale si realizza in larga misura attraverso il diritto di accedere ai documenti e alle informazioni detenute dagli organi dell’Unione in materia ambientale. Nonostante in materia il principio fondamentale sia quello del “più ampio accesso possibile”, la progressiva elaborazione giurisprudenziale di presunzioni di riservatezza e le difficoltà ancora esistenti nello stabilire quando vi sia un interesse pubblico prevalente alla divulgazione sembrano favorire una certa segretezza anziché la trasparenza dell'ordinamento dell'Unione. L’articolo, pertanto, esamina il regime che regola il diritto fondamentale all’accesso alle informazioni ambientali nell’ordinamento dell’UE, per comprendere se esso sia realmente democratico o meno.
In the EU, environmental democracy is to a large extent realised through the right of the general public to access documents and information held by EU bodies in environmental matters. Even though the matter is ruled by the ‘widest possible access’ principle, a recent increase in presumptions of confidentiality and still existing difficulties in establishing when there is an overriding public interest in disclosure rather seem to favour some secrecy than disclosure and openness. Therefore, this paper aims to answer the question whether the EU regime on access to documents and information in environmental matters is genuinely democratic or not.
