Il contributo analizza il ruolo della comunicazione in
problematiche connesse con le fonti di energia, evidenziandone
le criticità riguardo alle tecniche ed al contenuto
informativo. In particolare, sono considerati gli stilemi
“pulito” e “verde”, il cui impiego da parte di comunicatori
e stakeholder è spesso distorto in modo non compatibile
con un’informazione scientificamente corretta. Ne
deriva che per creare consapevolezza e capacità critica
qualsiasi società deve perseguire una comunicazione
obiettiva e completa secondo lo stato dell’arte delle conoscenze
scientifiche e deve rendere comprensibile ciascuna
problematica anche a chi fosse privo di basi culturali.