Le sale della mostra veneziana del maestro spagnolo Navarro Baldeweg funzionano come casse di risonanza, dove a propagarsi è un pensiero che traccia coordinate per situarci nel mondo. Gli oggetti in mostra sono elementi di un’astronomia di posizione, aiutano a collocarci in un orizzonte di variabili fisiche, a tracciare rotte dentro il campo di forze che è tra noi e le cose.