Il contributo ha per oggetto le 26 lettere che costituiscono l’epistolario tra Libanio di Antochia e Basilio di Cesarea. Assumendo il carteggio come apocrifo sulla base degli studi precedenti, si propone di gettare una nuova luce sul contesto di produzione. Nello specifico si tenterà di corroborare l’ipotesi di Pouchet circa una produzione cappadoce delle lettere, analizzando il contenuto dei manoscritti usati da Förster, editore dell’opera di Libanio, per la constitutio textus delle lettere.