In Italia è stato notato il riemergere di populismo, qualunquismo e antipolitica con lo sfaldarsi della Prima Repubblica, in un fase di rifiuto dei partiti politici tradizionali, esaltazione del rinnovamento, forte contrapposizione tra idee e leader . In particolare, sono stati definiti populisti Bossi e Berlusconi – accusati di atteggiarsi a padri padroni dei loro schieramenti e di vellicare i più bassi istinti degli elettori – e, più di recente, Beppe Grillo, che ha rilanciato una retorica basata sulla demonizzazione dell’avversario, sul rifiuto della politica tradizionale, sulla pretesa di parlare a nome dei cittadini comuni, su una certa violenza verbale.
Scopo di questo studio è indagare la lingua di questi tre esponenti politici quando trattano dei temi cari al populismo. Per prima cosa è stato necessario individuare le principali caratteristiche del discorso populista (§ 2), quindi assemblare un corpus (§ 3) e analizzarlo (§ 4); infine, sono state individuate analogie e differenze (§ 5).