In questo contributo, la teoria del linguaggio secondo Merleau-Ponty è posta a confronto con le affermazioni di Edmund Husserl, in particolare con quanto egli afferma nelle sue "Ricerche logiche". In Merleau-Ponty la logica non è più "Wissenschaftslehre" e il linguaggio è preso di mira nella totalità delle sue funzioni e analizzato in rapporto a una fenomenologia della soggettività incarnata, della corporeità, dell’essere nel mondo e della relazione con altri. L’insistenza sul carattere corporeo, incarnato del linguaggio è evidente e la stessa comunicazione è intrinseca al linguaggio solo se la si concepisce sullo sfondo della relazione intersoggettiva, a cui noi come "Leib", come carne del mondo, siamo da sempre intrecciati.