Nonostante il carattere policentrico del Rinascimento italiano, la storiografia ha a lungo privilegiato alcune esperienze culturali forti, legate a Roma, Firenze e Venezia. In un volume che intende tracciare un quadro più articolato della storiografia e della “geografia” del Rinascimento, il capitolo su Ferrara e Mantova cerca di indagare sul ruolo avuto dalla cultura umanistica e artistica del XV e XVI secolo nella formazione di due città-capitali che finirono per condividere stili di potere, modelli di governo, soluzioni urbanistiche e forme del mecenatismo letterario e pittorico. L’esito sono due città padane tra le più dense, oggi, di riferimenti alla stagione rinascimentale. Ancor oggi, Mantova e Ferrara custodiscono ciascuna un patrimonio artistico unico, che ai visitatori meno frettolosi consegna l’immagine dell’intreccio fra arti visive, soluzioni architettoniche e cultura letteraria, che resta poi la cifra orginale del nostro Rinascimento.
