Logo del repository
  1. Home
 
Opzioni

La povertà e le sue deprivazioni. Un'analisi per l'Italia

Laura Chies
•
Elena Podrecca
•
Luca Sandonà
2021
  • book part

Abstract
Il contributo propone un indice aggregato sintetico di povertà multidimensionale applicabile ad un’economia avanzata come quella Italiana, concettualmente basato sull’approccio delle capability di Sen, e che utilizza il metodo di Alkire e Foster. L’ indice è costruito usando dati tratti dalle componenti italiane dell’indagine europea sul reddito e le condizioni di vita (IT-SILC) per gli anni 2009 e 2015. L’andamento dell’indice aggregato e le sue disaggregazioni dimensionali, territoriali e per caratteristiche socio-demografiche, sono analizzati per delineare un primo quadro della deprivazione multipla in Italia nell’anno che precede la profonda crisi determinata dalla doppia recessione e in quello che segna l’inizio di una stentata ripresa. I risultati mostrano che deprivazione materiale, disoccupazione, scarsa partecipazione sociale e istruzione carente sono le dimensioni che contribuiscono maggiormente all’indice aggregato di povertà multidimensionale (e al suo aumento nei due anni considerati), e quelle con maggior prevalenza tra i poveri, a prescindere dal sottogruppo di popolazione di appartenenza. Se i profili della povertà multidimensionale sono grosso modo omogenei, la sua incidenza è invece molto diversa tra i vari sottogruppi. I gruppi più colpiti sono gli immigrati, le famiglie con capifamiglia scarsamente istruiti o che presentano due o più minori e le classi di età più giovani. Profondi risultano anche i divari territoriali: il contributo delle regioni Meridionali all’indice aggregato di povertà è ben oltre il 50%, una cifra decisamente sproporzionata rispetto alla quota di popolazione di queste regioni. Il grado di sovrapposizione tra la misura di povertà multidimensionale proposta e la misura standard di povertà relativa rispetto al reddito è modesto, pari al 6,6% della popolazione indagata, il che conferma la complementarietà delle due misure. C’è tuttavia una forte correlazione negativa tra classi reddito e incidenza della povertà multidimensionale. Quest’ultima non solo è molto più alta per le classi di reddito inferiori, ma negli anni di crisi è aumentata notevolmente soprattutto nelle classi più povere. Il reddito è importante per evitare la povertà multidimensionale e gli effetti di qualsiasi misura di sostegno al reddito non sono banali, anche se gli interventi per ridurre la povertà e la disuguaglianza sociale dovrebbero innanzitutto mirare a prevenire i fattori strutturali di vulnerabilità, attraverso politiche per l’istruzione e la formazione, per l’inclusione sociale degli stranieri, per alleviare il peso della cura nelle famiglie, politiche allocative per le regioni meridionali, ma soprattutto politiche per la piena occupazione e politiche salariali concepite in modo da garantire una congrua remunerazione del lavoro ed evitare l’insorgere di povertà lavorativa.
Archivio
http://hdl.handle.net/11368/2992439
https://www.giappichelli.it/le-dimensioni-della-poverta
Diritti
closed access
license:copyright editore
FVG url
https://arts.units.it/request-item?handle=11368/2992439
Soggetti
  • povertà

  • povertà multidimensi...

  • approccio delle capab...

Visualizzazioni
11
Data di acquisizione
Apr 19, 2024
Vedi dettagli
google-scholar
Get Involved!
  • Source Code
  • Documentation
  • Slack Channel
Make it your own

DSpace-CRIS can be extensively configured to meet your needs. Decide which information need to be collected and available with fine-grained security. Start updating the theme to match your nstitution's web identity.

Need professional help?

The original creators of DSpace-CRIS at 4Science can take your project to the next level, get in touch!

Realizzato con Software DSpace-CRIS - Estensione mantenuta e ottimizzata da 4Science

  • Impostazioni dei cookie
  • Informativa sulla privacy
  • Accordo con l'utente finale
  • Invia il tuo Feedback