Il saggio compie una ricognizione sulla concezione dell'attore di André Antoine, figura rilevante di cineasta che opera nella seconda metà degli anni Dieci, quando quando il cinema consolida la conquista di uno statuto espressivo che si distacca definitivamente dalle forme di rappresentazione della mise en scène teatrale. La riflessione del regista sul lavoro dell'attore è tanto più significativa in quanto Antoine si è cimentato prima con il teatro e poi con il cinema, facendo in entrambi sia l'attore che il regista. Passando al cinema, vi porta tutta l'esperienza maturata a teatro, accompagnata dalla consapevolezza della loro autonomia espressiva di cui si nutre la sua riflessione sulla funzione dell'attore.