Il consumatore, quale soggetto del mercato economico, riveste oggi un ruolo primario nella predisposizione degli strumenti normativi volti a disciplinare le contrattazioni internazionali.
Interesse della presente ricerca è proprio quello di analizzare, a livello di diritto internazionale privato dell'Unione europea, lo stato dell'arte in materia di contratti cross border business to consumers ove elementi qualificanti sono la presenza di due soggetti dotati di diversa sensibilità contrattuale - consumatore e professionista - e il coinvolgimento di più ordinamenti giuridici. Il tutto cercando di comprendere se, e come, un diritto manifestamente a favore della parte debole si inserisca adeguatamente nell'ambito della politica dell'Unione europea di regolazione del mercato, di cui il diritto dei consumatori inevitabilmente fa parte.
La tesi si incentra, in particolare sullo studio delle disposizioni speciali e, in parte, derogatorie delle disposizioni generali previste nei sistemi Bruxelles I e Roma I attraverso una ricostruzione sistematica del substrato normativo volto a regolare i contratti tra consumatori e professionisti nelle ipotesi, tutt'altro che remote, in cui si presti a intervenire un conflitto di leggi o di giurisdizioni competenti. Punto fondamentale dell'intera ricerca è rappresentato anche dall'analisi di alcune pronunce della Corte di Giustizia che negli anni hanno rappresentato l'unico strumento di adeguamento di una normativa non al passo con le mutate esigenze socio economiche in cui gli attori del mercato si sono trovati e si trovano ad operare.