Il settore del trasporto è responsabile di un quinto del totale delle emissioni di biossido di carbonio (CO2) nell’Unione Europea. Si tratta di un problema notevole, visto che proprio questo gas è il principale responsabile dei cambiamenti climatici in atto nel nostro pianeta. Le politiche adottate in Europa hanno contribuito a ridurre l’inquinamento negli ultimi anni, ma i gas serra prodotti dal settore dei trasporti sono ancora superiori di quasi il 30% a quelli del 1990. Nella prima parte di questo lavoro documentiamo il trend delle emissioni in Europa con particolare riferimento al comparto dei veicoli passeggeri, evidenziando i miglioramenti di questi ultimi anni. Tuttavia, la notevole quantità di CO2 rilasciata dai veicoli richiede un approccio più radicale. Non a caso la questione se siano preferibili le automobili convenzionali dell’ultima generazione o quelle elettriche è molto dibattuta. Nella seconda parte, affrontiamo questo problema prendendo spunto da una recente analisi costi e benefici, che confronta una piccola auto elettrica francese (la Zoe prodotta dalla Renault) con un veicolo simile (la Clio). I dati tratti da questo studio, insieme a quelli desunti dal dataset Exiobase, permettono di stimare l’impatto ambientale di queste due autovetture. A tal fine è implementato un approccio del tipo Extended Input Output Analysis con riferimento all’Europa. L’applicazione di questo modello mostra come i valori stimati delle emissioni globali per queste due vetture, che sono abbastanza rappresentative del segmento B, non permettono di affermare con certezza che una vettura è meno inquinante dell’altra.