Di una teoria che illumina la prassi intende dimostrare come il processo
di costituzionalizzazione e implementazione dei diritti sociali si sia
storicamente andato realizzando sulla base del rafforzamento della sfera
politico-statuale, raggiunto (avendo quale modello quello dei diritti pubblici
soggettivi) tramite l’inclusione di contenuti sociali. Quest’ultima,
lungi dall’essere in continuità con le teorie del c.d. diritto sociale, ne
nega istanze fondamentali, quali la limitazione della potenza dello Stato
e la pluralizzazione di istanze normative, essenziali in questo tipo di approccio.
Col contemporaneo risultato di ideologizzarne l’applicazione,
negando quella tensione “utopica”, sempre presente in queste teorie,
tese alla realizzazione di un diritto non centrato in senso autoreferenziale
sull’onnipotenza statuale, quanto volto, piuttosto, a conservare razionalmente
le forme di socialità, il loro potenziale normativo, le loro
potenzialità etiche.