Le opposte conseguenze del nazionalismo riscontrate da Martinelli nei due contesti presi in esame, integratrici negli Stati Uniti e dis-integratrici nella Unione Europea, si possono spiegare in base ai diversi significati del termine, che nel primo caso indica l’insieme di credenze che hanno per oggetto e legittimano l’intera comunità nazionale statunitense, e nel secondo le credenze che hanno per oggetto e legittimano le comunità nazionali dei singoli stati membri della UE. Avendo i due sistemi di credenze significati opposti quanto agli oggetti legittimati (il tutto o le parti), è naturale che anche le loro conseguenze siano opposte.
Altri problemi, anche logici, sorgono in merito al ruolo che negli Stati Uniti avrebbe il nazionalismo nel comporre o nell’attenuare le linee di conflitto che polarizzano la società americana e alla effettiva incidenza di queste; mentre i suggerimenti per superare i nazionalismi divisivi in Europa appaiono a volte deboli (p.e. la promozione di un complesso simbolico etico/epico comune alle varie nazioni), e altre volte si presentano come stati di cose la cui realizzazione presuppone l’avvenuta risoluzione del problema (p.e. la sostanziale de-statalizzazione degli stati membri e la loro riduzione a comunità culturali semi-sovrane).