Scopo del presente lavoro è di trattare alcuni problemi riguardanti la scelta degli obiettivi e delle metodologie nello studio dei rapporti Agricoltura-Ambiente. In diversi lavori svolti anche nel nostro paese è stato preso in considerazione l'impatto causato dalla intensificazione dei processi produttivi agricoli verso l'ambiente e verso la collettività . Formalmente si può affermare che esistono diversi agenti con altrettante funzioni di utilità che si confrontano in un ambiente decisionale in cui, in assenza di un intervento istituzionale, gli obiettivi dei diversi stakeholders tendono a diventare conflittuali. I problemi di scelta sono diversi: le assunzioni di limitatezza, divisibilità, finitezza, linearità, aspettative circa l'univocità del valore della funzione di utilità sono confutabili mentre anche a livello teorico vengono sollevati dei dubbi sull'univocità dell'ordinamento delle preferenze. D'altra parte, i mutamenti istituzionali sono conseguenti al mutato rapporto economico fra agenti privati e pubblici in conflitto fra di loro per l'uso delle risorse naturali. Esso è particolarmente accentuato in Agricoltura dove le risorse non riproducibili: terreno e acqua, sono assoggettate al degrado della loro qualità originaria a causa della introduzione massiccia di processi chimici e biologici di cui l'agricoltura fa ampio uso e la crescente richiesta della comunità agricola di questi fattori per la intensificazione dei processi produttivi mentre altri soggetti reclamano la conservazione delle risorse per lo sviluppo rurale e la salvaguardia di beni paesaggistici.
