Il presente lavoro, svolto nel corso delle annate 2012 e 2013, si è prefisso
di studiare alcuni aspetti biochimici relativi all’accumulo di antocianine
nella buccia in piante di Vitis vinifera (cv. Refošk) sottoposte a differenti
tecniche di gestione della chioma, quali il diradamento dei grappoli e la
defogliazione effettuata prima della fioritura. Entrambe le pratiche, modificando
l’equilibrio tra area fogliare e produzione di uva a favore delle
foglie, risultano favorevoli a migliorare la qualità delle uve e quindi del
vino.
È noto che, durante la maturazione, antocianine e altri flavonoidi sono
accumulati all’interno del vacuolo delle cellule tegumentali, mediante
meccanismi che possono coinvolgere trasportatori di membrana. Per
comprendere se il livello di espressione di tali proteine possa essere correlato
al profilo delle antocianine e modulato da uno specifico equilibrio
tra area fogliare e produzione, sono state impostate due analisi parallele
sulla buccia della bacca in maturazione: i) profilo delle antocianine
mediante HPLC-DAD; ii) test immunologico ELISA dell’espressione di
diverse proteine coinvolte nel trasporto di membrana, quali ABCC1, GST,
MATE e bilitranslocasi (BTL)-simile.
Complessivamente, i risultati ottenuti nelle due annate hanno permesso
di evidenziare che i trattamenti agronomici di gestione della chioma erano in grado di stimolare solo parzialmente la concentrazione di pigmenti
nella buccia, in quanto questo parametro è stato fortemente influenzato
dall’andamento stagionale. In parallelo, il livello di espressione delle
proteine studiate è stato influenzato dalla maturazione o dai diversi trattamenti
agronomici in maniera non omogenea tra le due annate considerate.
In particolare, nel 2013 il profilo dei trasportatori, quali MATE, ABCC1
e BTL-simile, e della GST risultava essere correlato all’incremento
delle antocianine durante la maturazione, mentre non era modulato dal
tipo di gestione della chioma.
In conclusione, la condizione climatica dell’annata risulta essere uno
dei fattori principali di variabilità nella maturazione fenolica nell’uva
Refošk; tuttavia è possibile suggerire che anche i trasportatori responsabili
dell’accumulo di questi pigmenti ne possano in parte regolare la
concentrazione finale.