Il saggio affronta la questione delle relazioni tra letteratura e giornalismo a fine Ottocento. La necessità di rivolgersi a un pubblico ampio e indifferenziato cambia le condizioni della scrittura letteraria all'interno del cosiddetto "giornalismo domenicale". La dialettica tra arte e mercato è colta e analizzata in particolare nel carteggio inedito tra Eugenio Checchi e Angelo Tomaselli, legato al celebre "Fanfulla della Domenica". Attraverso le lettere di Checchi e i suoi articoli il saggio traccia la nascita di un paradigma letterario nuovo e di un nuovo autore, il cui successo si fonda sia sulla leggibilità e attualità dei testi, sia sulla capacità di divenire personaggio, trasformandosi da produttore a soggetto di discorso.