Secondo Tommaso d'Aquino l'uomo è caratterizzato da una tensione verso qualcosa di ulteriore rispetto a ciò che si sperimenta. Il problema del "superamento" non è dunque estraneo alla riflessione tommasiana. La posizione originale dell'Aquinate suggerisce che la vita e le scelte dell'uomo siano una risposta ad una "domanda di felicità" ed allo stesso tempo una risposta ad una "domanda di salvezza". Il saggio ricostruisce il quadro teorico entro cui collocare l'ipotesi ermeneutica di un "duplex hominis desiderium" e ne trae alcune sollecitazioni per il dibattito antropologico attuale.