Nel contributo si analizzano due esempi di traduzione specializzata nel Settecento in Germania e in Italia (De morbis artificum diatriba di B. Ramazzini in tedesco e in italiano e la Grosse Erdbeschreibung di Buesching in italiano) e si constata che l'approccio dei traduttori è molto diverso pur nel rispetto della Loyalitaet nei confronti dei loro autori. Il Settecento risulta consapevole della complessità della traduzione scientifica, che a sua volta è spia di una mentalità scientifica oggettiva che comincia a prendere piede con sempre maggior forza proprio in quel periodo.