La complessità degli eventi richiamati dalle definizioni di “Alto Adriatico” e “confine mobile” fa riferimento alla Prima e alla Seconda guerra mondiale, due catastrofi che hanno modificato l’assetto territoriale e la composizione demografica dello spazio esteso tra Veneto, Istria e Carinzia. Passare da un’indagine storiografica a una efficace divulgazione di eventi che attengono a più Stati, in aree in cui la popolazione utilizza differenti lingue, costituisce un obiettivo difficile da attuare. Spesso le difficoltà risiedono nel rapporto tra il testo e la cartografia. La “storia comune a più Stati” fa riferimento alla storia del confine che unisce/separa due territori, e la cui evoluzione è comune. Tuttavia, non si può pensare di ridurre le proposte formulate al solo contesto triestino o istriano e l’uso di adeguata cartografia va esteso spazialmente e nel tempo.