Il saggio dà notizia del ritrovamento, in un codice della prima metà del Trecento appartenuto alla biblioteca dell'eremo di Camaldoli, di una copia del sonetto di Onesto da Bologna L’anema è creatura virtüata, sin qui documentato soltanto da un codice quattrocentesco. La nuova testimonianza (ora conservata presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, fondo Conventi Soppressi, F.III.672) consente di migliorare in diversi punti il testo del sonetto, di cui si fornisce un'edizione critica e commentata, e di svolgere alcune considerazioni sulla tradizione di alcune poesie del rimatore bolognese