L'autrice, dopo aver analizzato le origini storiche della confessione stragiudiziale, ne analizza la natura, i requisiti, tra cui l'animus confitendi, le regole riguardanti la capacità, la legittimazione, la sua irrevocabilità e l'eventuale invalidità. Viene rivolta, inoltre, particolare attenzione alla ratio dell'istituto per verificare se la diversa efficacia attribuita dal nostro legislatore alla confessione stragiudiziale abbia ancora giustificazione nell'ordinamento attuale, in cui da più parti si propone, invece, di degradare la confessione da prova legale a prova liberamente valutabile dal giudice.