La riforma della PAC “Europa 2020” ha cercato di riequilibrare aspetti contrastanti dell’agricoltura quali la produttività e la sostenibilità ambientale e sociale, ponendo maggior rilievo sulla potenziale di fornitura di beni pubblici (ambientali e sociali) correlati ad alcune peculiarità dell’attività agricola. In questo contesto la tesi ricostruisce il quadro teorico di questi beni pubblici, ovvero di quei beni/servizi che non rispondono ai comuni meccanismi di mercato, presentando un possibile inquadramento di detti beni sulla base delle proprietà di rivalità ed escludibilità ed evidenziando il ruolo che intercorre tra beni pubblici e multifunzionalità in agricoltura. Inoltre, si scompongono le strategie d’azione volte alla potenziale fornitura di beni pubblici agricoli, esaminando il framework dell’intervento attuabile in agricoltura da parte dell’ente pubblico attraverso gli strumenti della PAC e illustrando alcuni strumenti d’intervento che utilizzano una strategia d’azione non convenzionale. Perciò, la tesi ha proposto una strategia d’azione “integrata” tra i diversi strumenti disponibili, che ha evidenziato come si possa migliorare l’efficienza nella fornitura di beni pubblici agricoli e nella circolazione delle informazioni tra i soggetti interessati, operando particolarmente alla dimensione di scala locale.
