Fondata dopo la Prima guerra mondiale, l'Unione Italiana del Lavoro si attestò su posizioni ideologiche e politiche che tenvano assieme la Classe e la Nazione. Nata da una costola dell'Unione Sindacale Italiana - di matrice anarco-sindacalista - a sua volta nata da una scisssione, precisamente della Confederazione Generale del Lavoro. La mateice della scissione fu la differente posizione assunta in merito alla Grande Guerra, con i socialisti schierati su una posizione ambigua (né aderire, né sabotare) mentre la corrente anarco-sindacalista era favorevole all'intervento. Dopo la seconda Guerra mondiale, l'acronimo fu preso dalla corrente socialista-repubblicana che si staccò dalla CGIL, attestandosi su posizioni più moderate, in polemica con i socialisti rimasti nella Confederazione a maggioranza comunista. La dirigenza della UIL sostenne (e sostiene) la tesi della semplice coincidenza. Nel presente articolo si segue il filo rosso della nascita e consolidamento della UIdL e si rintracciano quelle che possono essere considerate non semplici coincidenze