L’articolo, con un approccio interdisciplinare di ricerca storica, intende ricostruire la vicenda dell’ “assassino del treno” Leopold Freud, giustiziato in Austria nel 1875, e il cui cervello fu esaminato post-mortem. Le anomalie riscontrate destarono l’interesse di Cesare Lombroso, che vi vide una conferma alla sua teoria sulle basi biologiche delle tendenze criminali. L’ipotesi degli Autori è che le ricadute del caso possano aver influenzato la personale avversione di Sigmund Freud nei confronti di soggetti delinquenti (cd. “psicopatia immorale”).