Sotto il caranto del Bacino marciano giace una colonna. È la terza gemella. Sormontata dalla statua del Doge, allineata al leone e al San Todaro, avrebbe dovuto affiancare le due più fortunate di Piazza San Marco per riunire il potere politico a quello spirituale. Non esistono fonti certe a sostegno di questa ipotesi ma in molti ne raccontano il mito a partire dal Cinquecento. Dopo numerosi tentativi nel corso della storia, oggi sembra che la ricerca della reliquia e il suo recupero possano avverarsi. Tra il mito e la cronaca il contributo tratta – in due modalità di scrittura complementari, un saggio e un racconto – della colonna ritardataria, perduta nell’oscurità supposta definitiva, e delle possibilità che l’architettura trova nel suo ritorno.