Il capitolo prende in esame la particolare "postura ermeneutica" di Gustavo Bontadini nei confronti della filosofia moderna. Il saggio analizza, in primo luogo, il contesto storico-culturale nel quale Bontadini si trovò a operare. Quindi evidenzia la sua personale lettura del moderno, interpretato come un ciclo che, giungendo a conclusione, toglie il suo punto di partenza riscattando criticamenteil presupposto gnoseologicista da cui aveva preso le mosse. Infi-
ne, si mostra come tale risultato, agli occhi del maestro milanese, apra la strada a un rilancio in grande stile della metafisica classica.