Il contributo intende indagare le ragioni dell’assenza, nella sfera dei culti pubblici e privati, delle cosiddette divinità indigene in alcuni centri significativi dell’Italia nord-orientale e della penisola istriana. In particolare si vorrebbe chiarire se esiste una differenza tra centro urbano e territorio, quale ruolo riveste la storia istituzionale, economica, sociale e culturale nella determinazione di questa assenza, se, infine, la presenza di divinità non epicoriche sia indicativa di una romanizzazione più profonda.