Nel 1345 la città dalmata di Zara si ribellò al dominio veneziano estromettendone il presidio di guardia, ma si dovette arrendere nuovamente a Venezia dopo un assedio durato 16 mesi. Gli eventi sono conosciuti fin nei particolari perché oggetto di due diverse cronache, la Obsidio Jadrensis, composta da un anonimo, evidentemente fautore dell’aristocrazia zaratina e a essa appartenente, nonché testimone oculare dei fatti; la Cronica Jadretina, composta da un anonimo di parte avversa, un veneziano, deciso assertore dei valori morali e civili della Dominante. Il contributo esamina i due testi, esaminandone la tradizione (per entrambe limitata a pochissimi manoscritti) e il diverso carattere ideologico e stilistico.