Gli invertebrati costituiscono circa il 90% delle specie animali sulla Terra, ma la loro complessità cognitiva è spesso sottovalutata. Lo studio delle loro capacità è ostacolato da limitazioni tecniche e pregiudizi culturali che tendono a relegarli ai livelli più bassi nella percezione comune dell’intelligenza animale. Recenti ricerche del Laboratorio di Cognizione Animale dell’Università di Trieste hanno dimostrato che organismi come le larve di un coleottero e gli isopodi terrestri possono esibire comportamenti complessi, come intenzionalità, apprendimento contestuale e sensibilità agli stress ambientali. Studi sull’impatto delle microplastiche e dell’inquinamento luminoso evidenziano come fattori antropici influenzino il loro comportamento e benessere, sottolineando l’urgenza di una maggiore tutela ambientale. Attraverso progetti di divulgazione scientifica, bioarte e installazioni interattive, come Be2Bees, è possibile sensibilizzare il pubblico, abbattendo pregiudizi e promuovendo una maggiore consapevolezza sull’importanza ecologica degli invertebrati e sulla necessità di preservare la biodiversità.