L’intervento prende in esame il rapporto che intercorre tra le fonti di tipo letterario e i vocabolari friulani pubblicati nel corso del tempo: da quello tardosettecentesco di Pietro Someda fino alle esperienze lessicografiche più recenti e aggiornate, passando attraverso i due Pirona e il vocabolario di Giorgio Faggin. La rassegna permette di comprendere come la scelta (o la mancata scelta) delle fonti testuali alle quali un dizionario attinge rappresenti una fase determinante rispetto agli esiti che l’opera stessa intende raggiungere. Dal contributo emergono due aspetti: il primo è la centralità e imprescindibilità della conoscenza letteraria e della frequentazione assidua delle fonti ai fini della preparazione di un’opera lessicografica; il secondo aspetto è quello dell’influenza che i vocabolari e le loro fonti sono in grado di esercitare sulla letteratura.