Sono presi in esame gli atti di ultima volontà prodotti dalle ebree askenazite e di quelle italiane residenti nell'Italia settentrionale. Nel primo caso sono numerosi i riferimenti alla gestione indipendente dei banchi di prestito, che appare evidente soprattutto nel caso triestino, dove si sono conservati solo testamenti rogati da donne della comunità con lasciti che favoriscono sovente l'elemento femminile della famiglia. Sono poi presi in esame i testamenti conservati nell'Archivio di Stato di Treviso nei quali appare evidente la scelta maschile di favorire un figlio o tutti i figli maschi mentre le testatrici predispongono lasciti a favore delle figlie femmine. Sono poi esaminati i testamenti prodotti dalle ebree italiane in particolare nel caso padovano, dove le cause giudiziarie per l'ottenimento dell'eredità materna e paterna furono particolarmente frequenti.
