Condizioni di deficit spaziale, strutturale, energetico, connesso agli aspetti sociali, ambientali, economici sono le criticità dei quartieri residenziali sociali del Novecento. Le diverse esperienze europee confermano l’efficacia di una riqualificazione coordinata d’insieme piuttosto che limitata ad aspetti parziali. E nei casi di valore testimoniale dei complessi occorre compiere una riflessione profonda sulla memoria riattivata oltre la sola manutenzione, sul non tradimento dell’eredità del Moderno, sulla valorizzazione del documento attraverso nuovi compimenti. È dentro tale cornice che si colloca lo studio “Progetto Torri” per la rigenerazione architettonica e urbana delle torri di Madonna Bianca e Villazzano Tre a Trento, promosso e coordinato dall’Istituto Trentino per l’Edilizia Abitativa in collaborazione con l’Università di Trento (2012-2016). A quarant’anni dalla sua realizzazione, il quartiere delle torri di Trento conserva intatto il valore architettonico e urbano ed emerge come documento saliente di un’idea di città e delle tecniche costruttive e materiali coincidenti con un momento storico di particolare rilievo per il Trentino. Anche se la manutenzione costante e la presenza consistente di servizi collettivi hanno evitato i fenomeni di maggior degrado sociale, ambientale ed economico che si sono verificati in altri contesti, il quartiere e i suoi manufatti necessitano di cure. Adottando il metodo research by design, le analisi sociali e la progettazione partecipata, i controlli multi-scalari e le verifiche multidisciplinari, i sondaggi progettuali e la narrazione degli scenari tracciano un atlante aperto di riflessioni per la messa a punto di un progetto-processo che appare essenziale dover essere d’insieme.
