Con questo contributo si conclude una serie di tre articoli dedicati all’analisi del ruolo e dell’importanza
della ricerca sul soggetto singolo nella determinazione delle evidenze a sostegno di programmi
educativi, riabilitativi e clinici. L’obiettivo è quello di supportare l’esigenza, per chi opera a vario titolo
con persone che presentano disturbi del neurosviluppo, di potersi riferire a procedure e strategie
validate attraverso la ricerca, nella prospettiva evidence-based. La questione di fondo è quella di
indagare le potenzialità della ricerca condotta quando N=1, che, di fatto, rappresenta la condizione
maggiormente ricorrente in ambito applicato.
Dopo l’analisi delle caratteristiche di questa metodologia sperimentale e delle modalità di pianificazione
e analisi dei risultati, con il presente articolo si cercano di fissare alcuni criteri di qualità della ricerca sul
soggetto singolo che si indirizza a validare gli interventi come evidence based practices. Andare in
questa direzione è fondamentale sia per chi si trova a dover verificare l’adeguatezza metodologica
attraverso un’opera di revisione della letteratura, che per chi, concretamente, vuole utilizzare la
metodologia e i risultati delle ricerche nella prassi quotidiana.