Tra le poesie latine di Gabriele Faerno, ci è pervenuta una composizione di appena 42 versi dedicata al medico Omobono Offredi, suo conterraneo. In questo poemetto, scritto in distici elegiaci, Faerno racconta come Offredi abbia eseguito su di sé un’operazione chirurgica, rimuovendo un calcolo dalla vescica. L’aneddoto offre al poeta l’opportunità di raccontare poeti¬camente come veniva trattata questa patologia nell’Italia del XVI secolo. In questo contributo ci proponiamo di analizzare il modo in cui Faerno utilizza la materia medica per costruire un poemetto celebrativo, trasformando il trattamento medico di questa malattia in materiale poetico. In questo modo, consideriamo questo poema come un interessante esempio di come “narrare la medicina”, cioè come utilizzare strategie narrative nella descrizione delle malattie e del loro trattamento.