Il volume studia in quali forme lo svolgimento della Grande guerra condizionò la vita religiosa della Chiesa di Bologna. L'impatto diretto sulla struttura ecclesiastica si registrò dal punto di vista della chiamata sotto le armi di un cospicuo numero di appartenenti al clero locale; con la requisizione di edifici da adibire ad ospedale o luogo di ospitalità per le truppe di stanza in città; con, infine, la modifica dell'ordinario svolgimento delle pratiche religiose dovuta ai divieti di utilizzo degli spazi aperti in occasione di processioni e simili. Ma l'impatto fu anche in varia misura indiretto e coinvolse per ragioni assistenziali le parrocchie urbane e per necessità di garanzia di tenuta del "fronte interno" gli organi di stampa cattolici e la predicazione. Se la ricostruzione ha messo in evidenza il ruolo predominante del pontefice Benedetto XV e dell'arcivescovo Giorgio Gusmini, il vero protagonista è emerso essere la popolazione bolognese e il clero dedicato alla cura pastorale della stessa. L'intera ricerca è stata condotta su fonti d'archivio e la stampa ecclesiastica (bollettino diocesano) e cattolica locale. Si tratta della prima ricerca complessivamente dedicata al fenomeno studiato.
