Rivista di economia e politica dei trasporti (REPoT)
Abstract
Nelle città europee il settore dei trasporti è l’unico il cui impatto continua a crescere, anziché diminuire. Nel tentativo di rendere le città più vivibili, molte amministrazioni locali, tra cui quella romana, hanno imposto finestre temporali (FT) per l’accesso dei veicoli adibiti al trasporto merci nei centri storici. Tuttavia, in concomitanza con gli orari di apertura delle FT si vengono a creare orari di massima concentrazione del traffico con gravi effetti su ambiente, economia e società. Inoltre, spesso le imposizioni orarie vengono determinate dalle amministrazioni in assenza di un reale confronto con chi ne subisce gli effetti, alimentando il malcontento e il ricorso all’abusivismo che, di fatto, rendono inefficaci le politiche adottate.
In alternativa, è possibile stimolare un passaggio volontario alle consegne fuori dai picchi orari (CFP) mediante il coinvolgimento e la sensibilizzazione degli attori direttamente o indirettamente interessati dagli effetti delle misure. Il paper valuta l’accettabilità di soluzioni di CFP nella città di Roma, adottando un approccio congiunto di raccolta dati basato su focus group, interviste in profondità e questionari somministrati ai commercianti. Lo studio evidenzia gli interventi politici necessari per facilitare l’adozione di tali pratiche.