Il contributo esplora lo status e gli equilibri sociolinguistici delle varietà di area italiana con particolare riguardo a quelle che si collocano su un piano di alterità rispetto allo standard. Si analizzano pertanto le parlate dialettali, cui oggi è estraneo lo stigma negativo del passato, le minoranze di antico insediamento, le eteroglossie e le cosiddette nuove minoranze o lingue immigrate, praticate oggi da circa 5 milioni di soggetti.