In letteratura non è raro che mosaici e pitture a tema dionisiaco siano considerati tra le fonti attendibili per la ricostruzione della cultura religiosa di un determinato contesto. Un caso esemplare, in tal senso, è quello delle province romane d’Africa che, forse più di altre regioni dell’Impero, hanno restituito pavimenti a soggetto dionisiaco e “tappeti di vite” entro i quali variamente si inseriscono figure di repertorio (satiri, sileni, baccanti, eroti, etc.), se non veri e propri episodi del mito (trionfo di Dioniso, Dioniso e Icario, Arianna dormiente, etc.). Il contributo affronta il problema del valore attribuibile a queste fonti (cultuale o culturale?) attraverso l’analisi del pavimento che ornava l’oecus della ‘Casa del Sileno’ di El Jem-Thysdrus.